STORIA ED EVOLUZIONE DEL SEBT

Lo star excursion balance test (SEBT) è un noto test da campo, utilizzato da allenatori e preparatori per valutare propriocezione, equilibrio dinamico e flessibilità dei propri atleti, oltre a essere uno strumento di screening del controllo posturale dinamico dovuto a infortuni muscolo scheletrici (instabilità cronica alla caviglia ecc.). Segue un piccolo approfondimento riguardante la sua storia ed evoluzione.
Il primo studio che parla del SEBT è del 1998 e veniva proposto su 4 direzioni (antero mediale, antero laterale, postero mediale, postero laterale) (1). Quello che ha preso poi quota nell’uso comune è di uno studio successivo fatto sulle 8 direzioni che noi conosciamo, e per tarare il test sono stati fatti 12 tentativi per direzione su due giorni (2). Per l’uso comune di somministrazione del test i vari studi hanno progressivamente calato il numero di tentativi per direzione fino a stabilizzarlo a 4 (3 e 4). Studi successivi hanno poi notato come la distanza raggiunta in una direzione fosse altamente correlata con la misura nelle altre 7 direzioni, ottenendo quindi una grande ridondanza di dati (5). Da qui nasce una evoluzione del test con la raccomandazione di proporlo solo in 3 direzioni (anteriore, posteromediale e posterolaterale), riducendo così il tempo di somministrazione del test (6). Sfruttando questa riduzione, Plinsky e at (7) proposero una versione commercializzata del SEBT a 3 direzioni, chiamandolo Y Balance test (YBT), che consiste in uno strumento con una piattaforma di appoggio con 3 tubi con riferimenti metrici. Uno studio del 2012 ha mostrato come nelle direzioni posteriore mediale e posteriore laterale non ci siano differenze col SEBT, mentre sembra siano raggiunte distanze maggiori nel SEBT che nel YBT nella direzione anteriore (8). Il SEBT sembra essere quindi un test veloce e facile da somministrare, che è stato largamente usato in ambito clinico e sportivo per differenziare condizioni patologiche, per valutare l’efficacia di protocolli di esercizio in soggetti sani e infortunati e per prevedere il rischio di infortuni agli arti inferiori. Per ulteriori approfondimenti consigliamo la review di Gribble et al. (2013).

 

BIBLIOGRAFIA

1) Kinzey SJ, Armstrong CW. The reliability of the Star-Excursion test in assessing dynamic balance.
J Orthop Sports Phys Ther, 1998
2) Gray GW, Lower Extremity Functional Profile. Adrian, MI: Wynn Marketing, Inc; 1995
3) Munro AG, Herrington LC. Between-session reliability of the star excursion balance test. Phys Ther Sport. 2010
4) Robinson RH, Gribble PA. Support for a reduction in the number of trials needed for the Star Excursion Balance Test. Arch Phys Med Rehabil. 2008
5) Hertel J, Braham RA, Hale SA, Olmsted-Kramer LC. Simplifying the star excursion balance test: analyses of subjects with and without chronic ankle instability. J Orthop Sports Phys Ther. 2006;
6) Hertel J. Sensorimotor deficits with ankle sprains and chronic ankle instability. Clin Sports Med. 2008
7) Plisky PJ, Gorman PP, Butler RJ, Kiesel KB, Underwood FB, Elkins B. The reliability of an instrumented device for measuring component of the star excursion balance test. N Am J Sports Phys Ther 2009
8) Garrett F, Fullam K, A Comparison Between Performance on Selected Directions of the Star Excursion Balance Test and the Y Balance Test, J Athl Train. 2012

9) Gribble PA, Hertel J, Plisky P. Using the star excursion balance test to assess dynamic postural-control deficits and outcomes in lower extremity injury: A literature and systematic review. J Athl Train. 2012;47(3):339-357

 

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